The Good Killers (2 Parte)

Iniziamo la seconda parte dedicata ai good killers occupandoci della vittima. Camillo Caiozzo nacque da Giuseppe e Maria Pepitone a Castellammare il 29 novembre 1894. La sua era una famiglia di contadini. Caiozzo fu ritenuto responsabile della morte di un parente Magaddino a Castellammare. Questo presunto crimine sembra essere stato l’omicidio irrisolto del 1916 del fratello di Stefano Magaddino, Pietro. Il 28 giugno 1920, Caiozzo sbarcò a New York a bordo del piroscafo Savoia. I Good Killers al suo arrivo furono incaricati di eseguire la vendetta. Caiozzo inizialmente si stabilì con sua madre Maria e i suoi fratelli sulla East 12th Street a Manhattan. Conoscendo il pericolo che correva si tenne alla larga da Francesco Puma membro della banda dei Good Killers, il quale viveva nello stesso quartiere. Dopo un anno, i Good Killers decisero che avrebbero potuto avvicinare Caiozzo facilmente usando il suo amico d’infanzia Fontana per coglierlo di sorpresa. Fontana affermò di aver appreso del complotto dell’omicidio quando tre dei capi della banda lo spinsero in un corridoio, gli puntarono le canne delle pistole nello stomaco e gli imposero di giurare di commettere il crimine ricattandolo di farlo a pezzi. Fontana che fu al corrente delle imprese criminali dei Good Killers a Detroit si sentì minacciato. Cedette alle minacce e promise di uccidere Caiozzo.

di Fabio Fabiano

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