STORIA DELLA MAFIA AMERICANA

La storia della mafia americana e dei suoi più feroci protagonisti a partire dalla "Mano nera" sino ai giorni nostri.

LE GRAVI DIFFICOLTÀ DI INTEGRAZIONE

Buona parte dell’opinione pubblica americana percepiva gli immigrati italiani di quel periodo come “ultimi, diversi, poiché di religione cattolica, in generale godevano di pessima reputazione, infatti si affrontano in duelli con coltelli ed erano vendicativi”. Provenivano per lo più dal Mezzogiorno d’Italia e non parlano la lingua inglese.

NON È L’AMERICAN DREAM

Non è l’american dream a spingere i nostri migranti a raggiungere le coste americane. La storia dell’emigrazione italiana fu ricca di tragedie individuali e collettive, sfruttamento, schiavismo, incidenti sul lavoro che provocarono stragi. Una delle più tragiche avvenne il 6 dicembre 1907, nella miniera di carbone di Monongah, West Virginia dove morirono 362 minatori di cui 171 le vittime “ufficiali” italiane.

I FATTI DI NEW ORLEANS

A differenza di quanto si può pensare, la mafia fece la sua prima comparsa ufficialmente documentata negli Stati Uniti nel 1890 a New Orleans e non a New York. Il 5 ottobre 1890, il capo della polizia di New Orleans Capitano Hennessy, fu ucciso in un agguato da alcuni uomini, che l’opinione pubblica riteneva fossero italiani. 

L’IMMIGRAZIONE A NEW YORK

Adesso spostiamo la nostra storia a New York. In quegli anni l’industria americana si sviluppava a ritmi serrati. L’intera nazione era assetata di manovalanza, erano sempre di più ricercati uomini robusti da impegnare in cave, miniere, ferrovie, scavi e costruzioni.

DON VITO CASCIOFERRO

È considerato un esponente di spicco della mafia, il primo grande Padrino, spesso descritto come il tramite tra le organizzazioni criminali in Sicilia e quelle negli Stati Uniti.

LA MANO NERA

La Mano Nera (in inglese Black Hand) fu un fenomeno criminale diffuso principalmente nelle comunità di immigrati italiani negli Stati Uniti tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo (all’incirca dal 1890 al 1920). Non fu un’unica organizzazione unitaria e strutturata come la successiva Mafia americana (Cosa Nostra), ma un insieme di bande criminali formate da immigrati italiani e siciliani.

LETTERE DI SCROCCO

La lettera di scrocco è una missiva estorsiva che veniva recapitata a famiglie italiane che avevano un minimo di reddito aggredibile. I messaggi della società segreta manoscritti su lettere minatorie erano ornati da disegni di bare e croci nere, teschi con le tibie incrociate. Agli avvisi seguivano attentati ed assassini. In realtà questa procedura criminosa non era certo stata messa a punto negli Stati Uniti d’America. In Sicilia, come è documentato negli archivi dei Tribunali, nello stesso periodo e in anni antecedenti, il fenomeno delle lettere di scrocco era molto diffuso. Le lettere contenevano la richiesta di cospicue somme di denaro.

LA CONTRAFFAZIONE

Inizialmente la contraffazione e la spendita di banconote false fu, assieme ai reati di estorsione e di sequestro di persona, una delle prime attività criminali, o meglio un racket,  nella quale si inserirono i criminali italiani appena giunti nel nuovo continente. 

I COMPONENTI DELLA PRIMA FAMIGLIA MAFIOSA D’AMERICA.

Grazie alle indagini dei Servizi Segreti finalizzati al contrasto e alla falsificazione e spendita di banconote false a New York si raccols ero le prove che operasse “La più segreta e terribile organizzazione del mondo” così come scrisse l’eminente New York Times definendo la mafia. I componenti della consorteria erano immigrati siciliani. Tra i più importanti citiamo: Vito Cascio Ferro, Giuseppe Morello,Ignazio Lupo, Ciro Terranova, Nick Terranova, Vincenzo Terranova, Giuseppe Fontana, Tommaso Petto, Giuseppe Fanaro, Vito Lo Baido, e Antonio Genova.