
Intanto nello stato del Nevada accade ciò che svilupperà notevolmente gli introiti illeciti della Cosa Nostra. Come successe per il proibizionismo, anche questa volta fu la legge a dare una mano ai mafiosi. L’amministrazione pubblica dello stato del Nevada, una zona di frontiera tra gli anni 1870 e 1931, per superare il grave stato di depressione, legalizzò qualsiasi forma di gioco d’azzardo. In pratica nel dopoguerra il Nevada era l’unico stato dove era possibile giocare d’azzardo. Il luogo era in realtà in mezzo al deserto e non facilmente raggiungibile. In realtà vi erano solo dei casinò nelle città di Rino e Las Vegas che erano più che altro delle fattorie dove era possibile giocare a poker. Così Benjamin Bugsy Siegel ebbe un’ intuizione formidabile. Egli pensò di trasformare Las Vegas, una desolata città in mezzo al deserto, nella mecca del gioco d’azzardo. Per Siegel quell’idea diventò un’ossessione. Egli pensò di realizzare un casinò con annesso hotel.
di Fabio Fabiano
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